I boschi della luna |
Che cosa accadrebbe se, all’improvviso, qualcuno spegnesse per sempre l’interruttore |
dell’energia? La nostra vita precipiterebbe davvero nel Caos e nella barbarie? Con ogni |
probabilità, sì. Ma oltre il baratro potrebbero svelarsi prospettive sorprendenti e |
inaspettate. Forse la nostra dipendenza dalla tecnologia potrebbe rivelarsi più superficiale |
di quanto normalmente ammetteremmo; forse il nostro divorzio dalle cosiddette |
«comodità» anziché metterci ferocemente gli uni contro gli altri ci restituirebbe al nostro |
innato bisogno di socialità; forse il rinnovato contatto con la Natura ci farebbe riscoprire il |
senso del magico e del meraviglioso a cui il mondo tecnologico ci ha disabituato e che |
potremmo ritrovare passeggiando nei Boschi della Luna. Già. Forse. Ma le cose non sono |
mai così semplici, come ben sa Giuseppe Festa, il quale inventa per noi un romanzo |
avvincente e profondo, che ci invita a riflettere sulla pericolosa strada intrapresa |
dall’uomo moderno: solo coloro che hanno saputo ritrovare il sentiero che li lega alle origini |
e alle tradizioni si salveranno dal tracollo. I Boschi della Luna non è soltanto elegia: è |
elegia ed epica insieme. L’avventura (talvolta spietata, tal’altra buffa) si mescola all’idillio; |
l’idillio alla paura; la paura alla speranza; e la speranza lega insieme la vita e la morte in |
una visione ottimistica e mai scontata delle possibilità umane. |
Cottogni |