Bay City
«Ispirato da tutti i romanzi hard-boiled che ho letto, arricchito da tutti i film francesi e
giapponesi che ho visto, dalle opere di William Gibson e, ovviamente, dall'influenza di Blade
runner, ecco la mia visione del futuro. Un futuro noir.» Così Richard Morgan presenta il
suo stupefacente esordio narrativo. Bay City è un romanzo duro, provocatorio, dalla
trama intrigante e sorprendente che ci proietta nel buco nero del nostro futuro,
tecnologicamente avanzato ma moralmente corrotto, e assai simile al nostro presente,
dato che le pulsioni degli esseri umani attraversano, immutate, anche i cambiamenti più
radicali. Quale, per esempio, la possibilità di digitalizzare la propria coscienza e trasferirla
in un altro corpo, come avviene per Takeshi Kovacs, un ex soldato che si ritrova suo
malgrado in un corpo «nuovo» a Bay City una metropoli in piena decadenza, in mano a
politici arroganti e spacciatori di droghe sintetiche per far luce su un omicidio. Le indagini
lo trascinano nei meccanismi perversi di una società che ha snaturato il senso della vita e
della morte, una società per cui gli individui sono solo pedine in un gioco condotto da chi
si può permettere l’immortalità…
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