Ragazza con paesaggio
In tutti i romanzi di Jonathan Lethem, sono le ferite mai composte, le colpe mai espiate la
vera spinta di ogni azione o moto dell'anima. In seguito alla sconfitta elettorale del padre
e all'improvvisa morte della madre, una normale famiglia americana, i Marsh, decide di
lasciare una Brooklyn apocalittica, dove l'umanità vive al riparo dal sole dopo la scomparsa
della fascia d'ozono. Il luogo prescelto per dare il via a una nuova esistenza è un pianeta
da poco colonizzato, in cui una piccola comunità di umani cerca di adattarsi alla dura vita
di frontiera. E qui, sul pianeta misterioso e desolato, la tredicenne Pella Marsh si trova ad
affrontare i disagi dell'adolescenza, intrappolata tra i giochi di fantasia dei bambini e i
giochi di potere e seduzione degli adulti, tradita dalla debolezza del padre Clement, e
impotente davanti al fascino coercitivo di Efram Nugent che con i suoi segreti tiene in
pugno l'intera comunità. In questa Monument Valley dello spazio, in cui la decadenza di un
passato glorioso e la meschinità del nuovo convivono senza mai entrare davvero in
contatto, in cui i sogni di una nuova vita rimangono tali, a prendere forma e una specie di
favoloso incubo alla Tim Burton.
Maestro della contaminazione dei generi più disparati, Lethem mette in ogni frase una
fantasia capricciosa e disadattata che diventa fantascienza dell'anima, ironica,
struggente e delicata.
Cottogni