Tempo fuor di sesto
In una tranquilla cittadina americana degli anni Cinquanta vive Ragle Gumm, un bravo ragazzo
che ogni giorno si impegna a vincere un concorso del quotidiano locale, cercando
allegramente di sedurre la moglie del vicino. Ma il giovane sembra essere consapevole di un
altro mondo e di un altro tempo, che cospirano contro di lui, e non si tratta di un semplice
caso di paranoia. Ragle Gumm, in qualche modo, è al centro del mondo. Ma di quale mondo?
Scritto nel 1958 e pubblicato nel 1959, Tempo fuor di sesto è un romanzo esemplare degli
anni Cinquanta e di quella società americana che dietro una facciata pulita e ben dipinta, in
colori forti e rassicuranti, nasconde invece misteri e ossessioni, violenza e timori. Il 1958
immaginato e descritto da Philip K. Dick si trasforma lentamente in qualcosa d’altro,
giungendo fino a noi sotto forma di immaginario, di paesaggio simbolico, spinto da una
potenza che rende tutt’oggi il romanzo una fertile sorgente di idee. E negli ultimi anni un film
come The Truman Show rivela, pur occultandolo, un enorme debito verso le pagine di uno
scrittore di fantascienza che guardava il mondo andare inesorabilmente verso la distruzione.
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